domenica 20 maggio 2012

Testimonial_Marco Guazzone & STAG

Marco Guazzone & STAG per Residence in Music


L'incontro con Marco Guazzone è stato utile per capire quali sono le esigenze di un musicista. Si è dimostrato molto disponibile e pronto per altri incontri. Ha apprezzato molto l'idea e dimostrato interesse per l'evoluzione progettuale. 
Aspettando gli sviluppi di questa collaborazione vi auguro un buon ascolto.


Diagramma a blocchi

Sono qui analizzate le connessione tra gli ambienti.
Le connessioni forti sono quelle tra gli spazi in stretto rapporto tra loro come ad esempio la piazza con il giardino ed il a bar, ma anche, le sale prove con lo studio registrazione. 
Le connessioni medie sono dettate in alcuni casi dal programma funzionale.
Le connessioni deboli sono quelle che collegano spazi non ha stretto contatto. 

Residence in Music_Descrizione


Il bang è la sovrapposizione di rappresentazioni di diversi “momenti psicologici”, una stratificazione emotiva.
Il progetto tenta di rappresentare le fasi della composizione creativa.
Si parte dal secondo livello interrato che è la metafora dell'introspezione. É la raffigurazione del “residuo”, è tutto ciò che abbiamo dentro, è il nostro vissuto e le nostre emozioni. Un lungo corridoio sinuoso e viscerale che si snoda tra gli ambienti in cui le idee prenderanno forma.
Salendo al livello successivo si trovano gli alloggi. Gli ambienti sono distribuiti da una terrazza, siamo nel “momento dell'elaborazione". É lo spazio concepito per la singolarità. Non sono rifugi, ma la presa di coscienza dell'unicità personale. Singolarità ed unicità messe a confronto tra loro negli spazi comuni, pensati principalmente per il relax degli ospiti del residence, ma anche, come punti di incontro.
Ultima livello è il livello strada, il verde. È il "momento della condivisione". Questo livello è stato progettato rispetto all'uso attuale dei cittadini di questo lembo di terra. Il tentativo è quello di migliorare l'uso del verde e unirlo alle attività inserite al di sotto del giardino.




Al giardino è stato aggiunto un bar per dare un punto di ritrovo per la zona e per avere una struttura di raccordo per i piani inferiori. 




I monolocali sono dieci e sono di 35 mq l'uno. L'inclinazione data ha il duplice scopo di avere l'esposizione solare migliore ed inoltre, di creare delle piccole zone pertinenziali per ogni alloggio. 
Alcune stanze saranno riservate al "Circolo degli Artisti", come stipulato negli incontri.
La sala relax, che prevede arredi per la lettura e la conversazione, può trasformarsi in una sala conferenze, richiesta anche questa del partner sopracitato.




Gli studi di registrazione sono stati progettati in base a modelli di altri studi attivi. (di seguito alcuni link di riferimento)

Le aree relax sono state consigliate sia dal partner che dal testimonial Marco Guazzone (https://www.facebook.com/marcoguazzone), sottolineando l'importanza di questi spazi durante una sessione di lavoro.
Per quanto riguarda il laboratorio creativo, è stata soddisfatta la richiesta del "Circolo degli Artisti" che era mancante di uno spazio per artisti, così da completare la loro offerta.



Residence in Music cerca di rispettare l'ambiente e sfrutta sia gli elementi naturali che antropici.
Per produrre elettricità si sfrutta l'energia geotermica attraverso pompe di calore. http://www.ilportaledelsole.it/index.asp?id_pagina=0132&avanti=true&cat=0025

L'altra metodologia, invece, è ancora in fase sperimentale. Si tratta del T-box, un brevetto italiano che sfrutta l'energia eolica prodotta dallo spostamento d'aria provocato dal passaggio dei trenihttp://www.mondoecoblog.com/2011/04/13/produrre-energia-dal-passaggio-dei-treni-t-box-il-dispositivo-made-in-italy/

Oltre alla produzione, si è attenti anche nel risparmio. Si prevede l'uso di un ascensore a recupero energia e dei Solatube per l'illuminazione giornaliera degli ambienti interrati. 



giovedì 17 maggio 2012

Alain de Botton - Architettura e Felicità

ci serve un rifugio per puntellare i nostri stati mentali, perchè spesso il mondo ci rema contro


(ve ne consiglio la lettura)

mercoledì 9 maggio 2012

Partnership_Circolo degli Artisti


Con un piacevole incontro nasce il sodalizio e la collaborazione del Circolo al progetto "Residence in Music".

martedì 8 maggio 2012

Contesto_Griglia2_Livelli


Questa seconda griglia si rivolge al rapporto tra le quote e gli elementi caratteristici dell'area.
Ho definito, dunque, due livelli: uno in via casilina, su cui si poggia l'acquedotto; l'altro costituito dal vallo della ferrovia.
Tra i due si viene a formare un vuoto, coerente con l'idea di riempirlo al fine di riallacciare i due livelli e sfruttare uno spazio che, altrimenti, resterebbe inutilizzato.

Contesto_Griglia1_inPianta


Questa griglia studia in pianta i rapporti con gli elementi che circondano il lotto.
La disposizione delle case lungo via di casilina vecchia mi hanno guidato nella distribuzione degli alloggi seminterrati; ho, infatti colorato in rosso il possibile “prolungamento”.
Il ponte (marcato con una linea gialla) mi ha fatto pensare alle connessioni, indicandomi il punto in cui sistemare l'apparato connettivo della struttura.
Con le linee azzurre ho voluto segnalare la vista dal livello strada, punto forte del lotto che ho scelto.
Sono tracciati anche l'acquedotto e la ferrovia regionale, che delimitano su due lati l'area di progetto.
Piccolo divertimento, la lettura di uno spartito musicale sui binari della linea roma-giardinetti.


Contesto_Connesso_


Connettere piccoli spazi residuali per comporre un percorso tematico che leghi l'archeologia alla musica. L'acquedotto verrà visto non solo come monumento della Roma antica, ma anche come testimonianza di un storia recente che ha interessato la zona del Mandrione dal '43 fino alla fine degli anni '70.
I resti degli alloggi degli sfollati della Città bombardata sono ben visibili, ma per nulla valorizzati. Ne deriva l'intento di riqualificare queste aree in modo da offrire dei punti d'incontro, delle “soste”, dove sarà possibile organizzare performance musicali o eventi culturali. Questa riqualificazione potrà ridare dignità all'acquedotto e mantenere viva la memoria di una Roma già dimenticata.
Mettere a sistema questi spazi significa, quindi, dare un nuovo carattere all'intero quartiere, usando la musica come driving force.



Il percorso parte idealmente dalla fermata della linea C di Piazza Lodi, attualmente in costruzione, per rafforzare la connessione con il resto della città.
La prima delle quattro tappe fondamentali è il “Circolo degli Artisti”, locale ben noto ai giovani e conosciuto anche a livello internazionale.
Lasciato il locale, si incontrano le prime due soste (1 e 2).
Arriviamo, quindi, al “Residence in Music” che, oltre ad offrire alloggi ai musicisti e spazi ed essi dedicati, può ospitare chiunque voglia usufruire del servizio o del quartiere.
Seguendo l'acquedotto, si arriva all'urban void 44 in cui ho pensato di inserire un laboratorio per la costruzione di strumenti musicali.
Lunga “sosta” al margine della strada per osservare più da vicino i segni di vite passate e poi passeggiata alla volta dell'ultima tappa del percorsa, ossia la sosta 4.