martedì 8 maggio 2012

Contesto_Connesso_


Connettere piccoli spazi residuali per comporre un percorso tematico che leghi l'archeologia alla musica. L'acquedotto verrà visto non solo come monumento della Roma antica, ma anche come testimonianza di un storia recente che ha interessato la zona del Mandrione dal '43 fino alla fine degli anni '70.
I resti degli alloggi degli sfollati della Città bombardata sono ben visibili, ma per nulla valorizzati. Ne deriva l'intento di riqualificare queste aree in modo da offrire dei punti d'incontro, delle “soste”, dove sarà possibile organizzare performance musicali o eventi culturali. Questa riqualificazione potrà ridare dignità all'acquedotto e mantenere viva la memoria di una Roma già dimenticata.
Mettere a sistema questi spazi significa, quindi, dare un nuovo carattere all'intero quartiere, usando la musica come driving force.



Il percorso parte idealmente dalla fermata della linea C di Piazza Lodi, attualmente in costruzione, per rafforzare la connessione con il resto della città.
La prima delle quattro tappe fondamentali è il “Circolo degli Artisti”, locale ben noto ai giovani e conosciuto anche a livello internazionale.
Lasciato il locale, si incontrano le prime due soste (1 e 2).
Arriviamo, quindi, al “Residence in Music” che, oltre ad offrire alloggi ai musicisti e spazi ed essi dedicati, può ospitare chiunque voglia usufruire del servizio o del quartiere.
Seguendo l'acquedotto, si arriva all'urban void 44 in cui ho pensato di inserire un laboratorio per la costruzione di strumenti musicali.
Lunga “sosta” al margine della strada per osservare più da vicino i segni di vite passate e poi passeggiata alla volta dell'ultima tappa del percorsa, ossia la sosta 4.



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