Il bang è la sovrapposizione di
rappresentazioni di diversi “momenti psicologici”, una stratificazione emotiva.
Il progetto tenta di rappresentare le
fasi della composizione creativa.
Si parte dal secondo livello interrato
che è la metafora dell'introspezione. É la raffigurazione del
“residuo”, è tutto ciò che abbiamo dentro, è il nostro vissuto
e le nostre emozioni. Un lungo corridoio sinuoso e viscerale che si
snoda tra gli ambienti in cui le idee prenderanno forma.
Salendo al livello successivo si
trovano gli alloggi. Gli ambienti sono distribuiti da una terrazza,
siamo nel “momento dell'elaborazione". É lo spazio concepito per
la singolarità. Non sono rifugi, ma la presa di coscienza
dell'unicità personale. Singolarità ed unicità messe a confronto tra loro negli spazi comuni, pensati principalmente per il relax
degli ospiti del residence, ma anche, come punti di incontro.
Ultima livello è il livello strada, il
verde. È il "momento della condivisione". Questo livello è stato
progettato rispetto all'uso attuale dei cittadini di questo lembo di terra.
Il tentativo è quello di migliorare l'uso del verde e unirlo alle
attività inserite al di sotto del giardino.
Al giardino è stato aggiunto un bar per dare un punto di ritrovo per la zona e per avere una struttura di raccordo per i piani inferiori.
I monolocali sono dieci e sono di 35 mq l'uno. L'inclinazione data ha il duplice scopo di avere l'esposizione solare migliore ed inoltre, di creare delle piccole zone pertinenziali per ogni alloggio.
Alcune stanze saranno riservate al "Circolo degli Artisti", come stipulato negli incontri.
La sala relax, che prevede arredi per la lettura e la conversazione, può trasformarsi in una sala conferenze, richiesta anche questa del partner sopracitato.
Gli studi di registrazione sono stati progettati in base a modelli di altri studi attivi. (di seguito alcuni link di riferimento)
Le aree relax sono state consigliate sia dal partner che dal testimonial Marco Guazzone (https://www.facebook.com/marcoguazzone), sottolineando l'importanza di questi spazi durante una sessione di lavoro.
Per quanto riguarda il laboratorio creativo, è stata soddisfatta la richiesta del "Circolo degli Artisti" che era mancante di uno spazio per artisti, così da completare la loro offerta.
Residence in Music cerca di rispettare l'ambiente e sfrutta sia gli elementi naturali che antropici.
Per produrre elettricità si sfrutta l'energia geotermica attraverso pompe di calore. http://www.ilportaledelsole.it/index.asp?id_pagina=0132&avanti=true&cat=0025
L'altra metodologia, invece, è ancora in fase sperimentale. Si tratta del T-box, un brevetto italiano che sfrutta l'energia eolica prodotta dallo spostamento d'aria provocato dal passaggio dei treni. http://www.mondoecoblog.com/2011/04/13/produrre-energia-dal-passaggio-dei-treni-t-box-il-dispositivo-made-in-italy/
Oltre alla produzione, si è attenti anche nel risparmio. Si prevede l'uso di un ascensore a recupero energia e dei Solatube per l'illuminazione giornaliera degli ambienti interrati.
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